Progetti

Questo è il prosieguo e, spero, miglioramento di un’attività di realizzazione di progetti condotta da oltre un decennio con il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma.

L’esperienza maturata sul campo mi ha portato a rifinire soprattutto i progetti con le famiglie di minori e con i docenti che vivono quotidianamente il rapporto sia con l’alunno che con i genitori. Convinto che una fattiva collaborazione tra famiglia e docenti sia l’unica strada per fornire al minore una condizione di sana crescita, ecco che ho pensato e realizzato questi ultimi progetti specificamente indirizzati alle due più importanti agenzie educative: Docenti e Genitori.

Progetto genitori 3.0


È pacificamente riconosciuto che la prima agenzia educativa è la famiglia. Le altre agenzie educative, compresa la scuola, dovrebbero aiutare la famiglia nel suo compito educativo. Dico "dovrebbero" perché, per varie ragioni, potrebbero non riuscire nell’intento, venendosi a creare così uno iato fra ciò che dovrebbe essere e ciò che in effetti avviene.

Spesso affermiamo che viviamo in una realtà in continuo mutamento, ma mai come ora la velocità di cambiamento del cosiddetto “set cognitivo” influisce nel nostro modo di conoscere e creare conoscenza. Questa rapidità, come ho avuto occasione di ribadire negli incontri presso le scuole con le famiglie dei ragazzi, unita alla mole di informazioni e alla crescita vertiginosa e per certi versi invadente della tecnologia, crea uno squilibrio fra le richieste della società, genericamente intesa, e le risorse della famiglia. Tale squilibrio crea le condizioni per un rischio di arretramento della stessa. Si registra una sostanziale rinuncia della famiglia che tende a perdere la sua identità di agenzia educativa. Tuttavia, tale rinuncia paradossalmente porta, oltre a una delegittimazione dei soggetti che hanno la responsabilità genitoriale (art. 316 c.c.), anche a una delegittimazione di altre agenzie educative quale la scuola.

Sono assai frequenti, purtroppo, i casi in cui l’intervento di docenti nei confronti di discenti indisciplinati vede come risposta l’intervento di genitori che prendono le difese del proprio figlio/a dopo un sommario e unilaterale briefing. Tale intervento è nel migliore dei casi energico, mentre nel peggiore dei casi finisce nelle aule dei tribunali. La difficoltà del confronto pacato e adulto sembra essere una costante.

FINALITÀ

Diviene quindi necessario che la famiglia prenda consapevolezza dei rischi che il loro figlio corre attraverso l’uso della tecnologia digitale e gestisca tali strumenti nella piena consapevolezza del ruolo che ricopre quale prima agenzia educativa. È, quindi, necessario e doveroso per i genitori acquisire conoscenza e competenze per evitare gli innumerevoli rischi che l’agìto del minore produce a carico degli stessi provocando responsabilità penali e civili.
Altra finalità è quella di promuovere l’alleanza scuola-famiglia e in tale ottica questo corso risulterebbe propedeutico a quello individuato per i docenti.

Durante il corso verranno fornite competenze e strumenti specifici. Per saperne di più



Progetto docenti 3.0


Sempre più importante e pressante è il carico di competenze che vengono richieste al docente, sia esso di scuola primaria che secondaria (primo e/o secondo grado). Le richieste che provengono sia dall’ambiente istituzionale che dalla società sembrano convergere sempre di più verso tale figura professionale. La scuola sembra a tratti essere l’unico crocevia di formazione e educazione del minore, gravando in tal senso sulle responsabilità giuridiche del docente e con carichi etico-sociali che in molti casi travalicano i compiti già a lui istituzionalmente demandati. La necessità di tracciare linee chiare che indichino quali siano le responsabilità del docente sotto il profilo giuridico è argomento indiscusso.

Emerge ancor di più oggi, nell’era della tecnologia della comunicazione, la necessità di individuare con maggior attenzione "come" affrontare tutte le situazioni che in modo imprevisto e rapido scaturiscono dall’azione del minore, anche con l’uso della nuova tecnologia, e che si traduce in tantissimi casi in molteplici reati che “normalmente” finiscono per chiamare in causa l’adulto di riferimento attraverso meccanismi di assunzione di responsabilità. Il docente deve riconoscere nel suo ambiente lavorativo figure diverse quali il pubblico ufficiale, l’incaricato di pubblico servizio o privato cittadino. Ad essi sono collegati obblighi e doveri diversi e diversamente interagenti con le altre figure giuridiche.

Si rende necessario, quindi, fornire adeguate informazioni sul tema, così da operare in tale complessità con maggior serenità e consapevolezza dei propri obblighi, ma anche dei propri diritti.

FINALITÀ

Diviene quindi necessario che la famiglia prenda consapevolezza dei rischi che il loro figlio corre attraverso l’uso della tecnologia digitale. Gestisca tali strumenti nella piena consapevolezza del ruolo che ricopre quale prima agenzia educativa. È, quindi, necessario e doveroso per i genitori acquisire conoscenza e competenze per evitare gli innumerevoli rischi che l’agito del minore produce a carico degli stessi provocando responsabilità penali e civili.
Altra finalità è quella di promuovere l’alleanza scuola/famiglia e in tale ottica questo corso risulterebbe propedeutico a quello individuato per i docenti.

Durante il corso verranno fornite competenze e strumenti specifici. Per saperne di più